• By aris
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• 23 Febbraio 2022

ERNIA IATALE e OSTEOPATIA

DESCRIZIONE

In questo articolo voglio approfondire un problema gastrico comune, le cui origini e cause sono spesso trattabili grazie all’osteopatia.

Con il termine ernia iatale si intende la fuoriuscita dello stomaco, attraverso il diaframma, dalla sua normale sede nell’addome alla cavità toracica.

E’ una condizione caratterizzata dallo scivolamento verso l’alto della parte di giunzione gastroesofagea, il cardias, e della parte superiore dello stomaco, il fundus.

Questo può essere dovuto a delle contrazioni longitudinali esofagee, a pressioni addominali o un indebolimento delle strutture di ancoraggio.

A questa patologia sono sempre correlate situazioni infiammatorie spesso accompagnate da una funzione alterata del diaframma in una posizione inspiratoria favorendo l’aumento della pressione intra-addominale.

Qualora avessimo un quadro anamnestico che ci possa far pensare ad un ernia iatale dobbiamo trovare conferma dalla positività del segno di Manson.

TALE TEST NON IDENTIFICA IN MANIERA ASSOLUTA UN’ERNIA IATALE ma sommata agli altri sintomi potrebbe darci un quadro più completo.

Solo un approfondimento medico potrebbe dare la certezza al paziente.

TRATTAMENTO

 Le tecniche di normalizzazione di un’ernia iatale sono diverse:

1.Con paziente seduto o in decubito supino

2.Lavoro fasciale sull’esofago

3.Tecnica specifica per regione cardiale

Tutte con il medesimo scopo, ripristinare la fisiologica mobilità gastrica e trazionare verso il basso la porzione cardiale, riportando un equilibrio funzionale.

Il trattamento sarà incentrato su delle tecniche tese al miglioramento della corretta dinamica globale, allentando la pressione intraddominale utilizzando sia tecniche fasciali che tecniche di induzione contro barriera.

Il trattamento si completerà a livello strutturale lavorando sui metameri corrispondenti, terminando infine con un

riequilibrio cranio- sacrale.

Fonte

Elementi di Osteopatia organica e viscerale e tecniche di trattamento

Erio Mossi e Fabiola Marelli